mercoledì 1 ottobre 2008

Che soddisfazione..!!!

Questo video rappresenta la forza di volontà di queste ragazze che hanno messo su una Band, cresciuta musicalmente negli ambienti underground di Londra,  le MAB...!! Ora  però hanno deciso di affrontare il seguito come soliste, che le vede completamente coinvolte a suonare, cantare, arrangiare e produrre: chitarre, basso, sinth, voci, rumori distorti; il nuovo progetto "Lilies on Mars"  con il video Passing By, girato in parte nella spiaggia di Maladroxia, a Sant'Antioco.

Un augurio di una grande carriera a queste due ragazze, Lisa Masia di Sant'Antioco e Marina Cristofalo di Carbonia. 

martedì 23 settembre 2008

Avamposto militare..!!!

Nonostaste le lunghe battaglie, l'avamposto ha retto agli urti degli attacchi nemici, difeso dagli Arcieri presenti sulle mura, e da Balestrieri che imponenenti stavano sui Torrioni.
Al suo interno è situata la prigione che ospita i nemici catturari, in attesa di trasferimeto al castello, dove vengono sottoposti a tortura per estorcerli le informazioni necessarie per passare al contrattaco.
Da I miei lavori

Da I miei lavori







domenica 14 settembre 2008

Alcune foto Play-Out C1

Eccovi alcune immagini della splendida partita di ritorno degli spareggi per non retrocedere tra A.S.D Calasetta-Sant'Antioco, conclusa sul risultato di 3-2 per i padroni di casa.!!

L'abbraccio prima della gara
Da Play-Out C1 2008




Il rigore concesso agli aversari
Da Play-Out C1 2008




Il cameraman della squadra

Tribute to Louis Royo (Me as Amanda Somerville)

Avantasia - The Seven Angels - Part 2 - Lord of the Rings

Beppeanna - Banda Bardò

Di seguito vi faccio ascoltare una canzone della Banda Bardò, che seguo ormai da più di 10 anni...gustatevi Beppeanna....ciaooo..!!!

giovedì 11 settembre 2008

Per gli amanti di calcio a 5...!!!!

Mamma mia, non ci sono parole......!!!

Cosa Faccio..!!

Mi sono Laureato in Scienze dell'Educazione con indirizzo Educatore Professionale, con l'obiettivo di fare da supporto a bambini e ragazzi normodotati o con handicap fisico e mentale. 
Le prospettive lavorative non erano delle migliori, ma fortunatamente sono riuscito ad entrare in un progetto che abracciava i miei interessi, dall'attività sportiva praticata, alla parte culturale, al senso di aggregazione, cooperazione e condivisione tra i ragazzi. 
Infatti la mia discussione di tesi verteva su "Percorsi Multimediali di Rappresentazione dell'Attività Sportiva come Mezzo di Integrazione e di Inserimento Socio-Culturale", multimediale perchè si è utilizzato il supporto di tecnologie informatiche, come liguaggi formali(html, php) e tecniche di video-editing, in collegamento all'aspetto psico-pedagogico del contesto educativo e sportivo.
Successivamente ho iniziato a lavorare presso la "Cooperativa Millepiedi", il quale mi ha dato la possibilità di toccare con mano problematiche inerenti il contesto Socio-Educativo. 
Ho visto diverse tipologie di minori e adolescenti, visto anche il passato recente come Istruttore i una società di avviamento allo sport, dove ho potuto fare la mia prima esperienza durante il corso di studi.
Tutto questo mi ha portato oggi a considerare il bambino come una vera risorsa, con delle potenzialità già innate, che bisogna solo stimolare con agenti esterni in modo da rafforzare sia la sua autostima e la sua autonomia. 
Da un punto di vista pedagogico, non vi è più un tipo di educazione che possa ritenersi adeguata, sia nei modi che nelle metodologie attuate. Infatti anche il contesto educativo è stato risucchiato da quella che viene chiamata "Globalizzazione", mischiando il progresso delle nuove tecnologie con l'aspetto puramente umano, il che porta quest'ulitmo ad allontanarsi da quei principi morali ed etici che l'uomo ha creato nel corso dei secoli. 
Gli esempi si hanno nei giovani, che non camminano più con una meta ben precisa o con gli obiettivi stabiliti, ma vengono distratti da quegli aspetti puramente materiali come la moda, il telefono di ultima generazione, la play-station, il pc ed altri ancora. Tutto questo fa perdere loro, l'abitudine a dialogare guardandosi negli occhi, perchè basta una chat o un sms per parlare; sono alla ricerca continua del pericolo, forse per attirare l'attenzione dei genitori troppo occupati nel lavoro, e questo non fa altro che far crescere giovani con facce tristi, con lo sguardo rivolto a terra, insoddisfatti di questa società.
Già la società, io personalmente la vedo decaduta, ormai in un degrado tale che solo con una nuovo Big Bang, può trovare motivazione e splendore, riproponendo quello per il quale i nostri padri hanno combattuto e ottenuto con grande forza, 
"I DIRITTI dell'UOMO". 


domenica 7 settembre 2008

La Musica che Ascolto



Amo ascoltare pricipalmente la musica al Pc, con il mio programmino Winamp in Dolby Surround, nella mia stanza.

Mentre lavoro, navigo o gioco, mi circondo di suoni che rilassano la mente, come Alan Stivell che fa un genere World & Reggae, ecco alcune foto: la prima lo si vede impegnato in concerto mentre suona la sua arpa; la seconda è in villaggio indigeno del Mexico. Chi volesse ascoltare le sue melodie, può visitare il suo sito qui: http://www.alan-stivell.com/en/index.html

Altro genere che ascoltò è il Progressive Rock, che va dai Dream Theater, Avantasia, Stratoviarius, The Mars Volta, ecco alcuni video:

Avantasia - Lost In Space




giovedì 4 settembre 2008

La Mia Passione


Come noterete dall'immagine, la mia passione è lo sport, più nello specifo il Calcio a 5. Mi sono affacciato a questa disciplina circa 6 anni fa, dopo anni trascorsi nel calcio a 11.
Per molti questa disciplina è conosciuta soltanto nei tornei estivi, finalizzata solo ad un passatempo e senza impegno, ma non è così; infatti dopo 4 anni passati nella categoria C2 regionale, ed  aver sfiorato prima il play-off, poi raggiunti l'anno seguente, e anche se non siamo stati promossi abbiamo fatto un campionato dignitoso, al 5° anno siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo sperato, quello della promozione alla massima categoria regionale di Calcio a 5, la C1.
Credetemi, sono stati 2 anni stupendi, con un ottimo gruppo e con nessuno che si sentisse una prima donna, ma solo con lo spirito di giocare l'uno per l'altro, come si suol dire "Uno per tutti e tutti per Uno", diciamo che questo è stato il nostro motto e non solo, avevamo anche quella di "Al bar a bere". 
In definitiva dopo una grandissima promozione, c'è stata anche una strepitosa salvezza, giocata ai play-out contro i cugini di Sant'Antioco. Faccio un piccolo appunto su questo, dico cugini perchè gioco nel Calasetta, altro comune che fa parte del territorio dell'Isola di Sant'Antioco, situata a Sud-Ovest della Sardegna.
Dopo questo, ora potete capire perchè "Strepitosa", ci siamo tolti 2 soddisfazioni, la 1° quella di restare nella massima categoria, la 2° aver battuto una squadra definita da molti, più forte della nostra solo per avere dei giocatori con buone doti tecnico-tattiche.
Invece nessuno ha fatto i conti con la nostra componente, "Il Gruppo", con G maiuscola, vero elemento del nostro risultato, insieme ovviamente alle doti che ognuno di noi ha dimostrato.
Ora ricomincia una nuova stagione,c on un gruppo già consolidato e, con qualche innesto nuovo, ma che a mio avviso non troverà difficoltà ad inserirsi, visti i vari precedenti con altri atleti.
Durante la stagione che inizierà ad Ottobre, vi aggiornerò sul nostro andamento.....a presto..!!!

lunedì 25 agosto 2008

Avamposto militare e borgo


La storia di Castel Sardo è strettamente connessa alla caratteristica forma del «monticello» di trachite rossastra – secondo la definizione di Alberto della Marmora – esposto a tutti i venti del golfo dell’Asinara.
Dalla sommità, che ospita agli inizi del XII secolo la fortezza assegnata ai Doria di Genova, si può guardare lontano: ad ovest l’isola dell’Asinara e il porto di Torres e nello sfondo la Nurra, di fronte la Corsica, ad est le terre bagnate dal Coghinas e più in là Longo Sardo.
Castel Iuanue è nel Trecento un organismo più che sufficiente per un presidio, adattato alla forma del luogo fino a trarre vantaggio da questa mole singolare e incombente, così da apparire inespugnabile– forse più di quanto non sia in realtà – in un tratto di costa quasi privo di adeguate postazioni militari.
La fortezza cresce per addizioni successive, secondo le risorse che si rendono disponibili. Scarse nonostante non sfugga a chi la possiede il suo valore: sicura al punto che per chiunque – non solo per i nemici – è difficile, quando il mare è mosso, entrare con le imbarcazioni negli approdi naturali di Frisano e di Agustina, per quanto la sporgenza che attutisce la forza del mare consenta, secondo la direzione del vento, di accostare da una o dall’altra parte; così com’è altrettanto difficile arrivare in sommità, sia dalla parte del mare che dalla parte di terra, attraverso le ripidissime rampe.
A partire dal XIV secolo la vicenda di Castel Genovese è comune a quella delle altre piazzeforti dell’isola. Che sono spesso la causa di lunghe contese e normalmente costituiscono il premio per chi vince, il tributo da pagare per chi perde o per un’ alleanza ritenuta vantaggiosa; ed ogni passaggio di possesso comporta normalmente demolizioni e nuovi interventi per aggiustare e potenziare le preesistenti strutture.
Il castello, la cui posizione è ritenuta di vitale interesse per la protezione dei feudi in Anglona e il controllo dei traffici marittimi con la penisola, non sfugge all’ intreccio delle lotte per il controllo del territorio nel Capo di Sopra 1.
Non passa inosservato il suo valore ai signori d’Aragona che se ne impadroniscono verso la metà del Quattrocento quando per Castello-Aragonese – che muta per la prima volta il suo nome – inizia una nuova fase nella quale si conferma caposaldo del sistema difensivo nel tratto costiero dalla Torre di Abba Currente fino all’Isola Rossa ( anche se i documenti alludono ad un’ attribuzione di compiti di controllo più estesa comprendente il litorale fino a Longo Sardo)2. L’insediamento – che col passare degli anni consolida le funzioni e l’ aspetto del borgo fortificato – è occupato ininterrottamente dagli Aragonesi (che tra l’altro
gli attribuiscono il titolo di città demaniale), fino a quando nel Settecento diviene, come gli altri centri dell’isola, dominio dei Savoia.

Il mondo visto da un'altra prospettiva

Sono stato in luogo dove il tempo ha lasciato intatto il ricordo di quell'epoca. Improvvisamente mi sono sentito trasportare indietro nel passato, ho provato a sognare ad occhi aperti e di fronte a me si sono materializzate delle immagini di uomini a cavallo che sgusciavano al galoppo nel borgo o dal mare per mezzo di galeoni nei pressi della costa che tentavano di conquistare il castello.

Lungo le strade del borgo illuminate di una luce che ricordava le lanterne delle osterie di quel tempo, facevo lunghe passaggiate; mi fermavo ad osservare quei piccoli passaggi, che sembravano sparire nella notte buia, come a ricordare i nascondigli di coloro che tentavano lo fuga e ci si nascondevano per sfuggire alle angherie dei "Signori".

ll tempo in questo luogo sembra non essere mai passato, si respira l'aria delle botti piene di vino nelle cantine, da ogni angolo si sente il profumo del muschio che ricopre le pietre delle case. Ah, "le case", antiche ma allo stesso tempo ti fan venir la voglia di viverci dentro, capire come a quel tempo si potesse vivere senza finestre, a malapena c'erano i portoni, tutto persino questi sono rimasti intatti, un legno che ha molti anni, sottopposto alle intemperie del tempo, alle razzie dei conquistatori, ma tutto sembra resistere e portare con se la sua storia per farla conoscere a chi avrebbe voluto vivere in quel tempo.

Parliamo di un periodo di Cavalieri, Signori e Dame, che abitavano il borgo, con indosso armature per gli uni e vesti colorate e ricche di ornamenti a indicare la loro casta, continua........